Proteine e integratori proteici: cosa sono, quando assumerli e come sceglierli

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Negli ultimi anni si è registrato un incremento dell’utilizzo degli integratori proteici, che oggi si trovano facilmente sia nei negozi fisici e online. Data l’ampia offerta del mercato, può diventare difficile capire quali sono di buona qualità.

Per comprendere al meglio che cosa sono gli integratori proteici, quando assumerli e come sceglierli, è necessario prima affrontare un punto fondamentale, ossia cosa sono le proteine.

Andiamo quindi a scoprilo insieme. Solamente in questo modo potrete trovare tutte le risposte relative al mondo degli integratori proteici, sulle diverse tipologie esistenti e sul loro utilizzo.

Innanzitutto: cosa sono veramente le proteine

Le proteine sono una componente nutrizionale fondamentale dell’alimentazione umana. Sono necessarie alla costruzione della struttura delle cellule e degli organi, oltre che alla realizzazione di numerose attività funzionali come la formazione di enzimi, anticorpi, ormoni e dei neurotrasmettitori e recettori che trasmettono importanti segnali funzionali alle cellule.

Queste fondamentali componenti sono formate dagli amminoacidi che si legano fra loro come le perle di una collana,  Solitamente queste collane si ripiegano su sé stesse assumendo una configurazione tridimensionale, e contribuiscono a determinare la funzione della proteina stessa.

come sono composte le proteine

Le proteine introdotte con la dieta non vengono assorbite come tali ma devono essere prima digerite nello stomaco e nell’intestino. Nello stomaco avviene una prima fase digestiva durante la quale le proteine derivanti dal cibo vengono segmentate in singoli amminoacidi e in piccoli “aggregati” detti peptidi. Solo così, in una seconda fase, gli amminoacidi possono poi essere assorbiti dall’intestino tenue.

Una parte di questi amminoacidi viene catabolizzata, ossia distrutta e trasformata in zucchero. Questo processo libera nel corpo dei residui di azoto, il cui eccesso viene filtrato dai reni. Gli amminoacidi che non subiscono questo destino seguono invece la via anabolica: ciò significa che verranno utilizzati dal corpo per sintetizzare le diverse proteine di cui l’organismo ha bisogno.

Il corpo però non è in grado di sintetizzare tutti gli amminoacidi che partecipano alla formazione delle proteine. È questo il motivo per cui noi abbiamo necessità di assumere tramite la dieta i cosiddetti “amminoacidi essenziali”.

Il valore biologico di una proteina introdotta dalla dieta dipende quindi non solo dalla sua capacità di essere assorbita, ma anche dalla sua composizione in amminoacidi, soprattutto, essenziali.

È sufficiente che un solo amminoacido essenziale sia carente (amminoacido limitante) per limitare l’utilizzo anabolico (ossia la sintesi di nuove proteine nell’organismo) degli amminoacidi assorbiti. Se l’utilizzo anabolico degli amminoacidi viene limitato, allora questi vengono indirizzati nella via catabolica, causando la produzione di glucosio e liberazione di l’azoto il cui eccesso viene filtrato dal rene.

Per tale motivo è importante tener conto del valore biologico delle proteine, ossia della loro completezza nella composizione di amminoacidi. Fra gli alimenti che in natura hanno il più alto valore biologico delle proteine ci sono l’albume dell’uovo e il latte.

E quando la dieta non basta? Eccoci quindi arrivati al dunque.

Quando tramite l’alimentazione non si riesce a raggiungere il fabbisogno minimo, allora l’assunzione di un integratore proteico diventa utile, se non necessaria, per garantire il sostentamento dell’organismo.

Integratori proteici: quando serve assumerli

Per un soggetto in condizioni normali, l’introduzione delle proteine con la dieta è più che sufficiente a soddisfare il fabbisogno nutrizionale raccomandato.

Ci sono però anche casi in cui l’alimentazione da sola non è sufficiente. Esistono infatti delle condizioni in cui l’organismo ha un particolare bisogno di supplementare le proteine, che solo l’assunzione di integratori proteici può garantire.

Alcune delle situazioni in cui l’integrazione proteica è raccomandata sono:

Condizioni di sarcopenia 

Molto comune negli anziani, consiste in una perdita di massa muscolare. È dovuta a una serie di cause come la riduzione dell’attività fisica, alterate capacità di digestione e l’abbassamento dei livelli di GH e testosterone, due ormoni dalle funzioni anabolizzanti.

Mal digestione proteica

Che può essere dovuta un’insufficienza pancreatica, o a una ridotta secrezione acida. In questi casi il corpo ha difficoltà a digerire le proteine assunte con l’alimentazione.

Malassorbimento intestinale

Che può essere dovuto sia a un accelerato transito intestinale o a resezioni intestinali del tenue.

Diete ipocaloriche

Nelle diete ipocaloriche l’integrazione proteica può consentire, laddove necessario, di aumentare l’apporto di proteine senza incrementare le calorie, cosa che accadrebbe inevitabilmente somministrandole con alimenti quali le carni o il pesce.

Attività sportiva intensa

Nel caso degli sportivi l’apporto proteico deve essere più elevato, ma allo stesso tempo si deve controllare l’apporto calorico, in modo che sia commisurato al dispendio energetico.
Gli eccessi calorici, infatti, determinerebbero inevitabilmente un indesiderato aumento della massa grassa. L’assunzione di integratori aiuta a raggiungere il fabbisogno proteico, con l’ulteriore vantaggio di proteggere i reni dal sovraccarico azotato e dall’acidità della dieta,  che possono favorire la formazione di calcoli nelle vie urinarie. A tal fine per gli sportivi è importante somministrare amminoacidi ad elevato valore biologico, ossia con elevato utilizzo anabolico

Nel caso in cui pensiate di aver bisogno di ricorrere all’integrazione proteica, rivolgetevi innanzitutto al vostro medico che saprà dirvi se è realmente necessaria.

Qualora il vostro sospetto venisse confermato, allora è il momento di iniziare a scegliere l’integratore giusto per voi. Non tutti gli integratori proteici sono uguali: nel paragrafo successivo vi spieghiamo tutte le differenze che dovete sapere per orientarvi nell’acquisto.

Come scegliere un integratore proteico

Se avete letto attentamente l’articolo, vi sarà chiaro come un buon integratore proteico deve avere innanzitutto uno scopo nutrizionale finalizzato a fornirvi gli amminoacidi che il vostro corpo potrà usare in senso anabolico, per la sintesi di proteine, e non catabolico, per la produzione di glucosio.

Solo così potrete essere certi di non provocare con l’integrazione in maniera involontaria l’acidificazione e la formazione di residui azotati, che causano la formazione di calcoli e affaticano i reni.

L’integratore proteico ideale, pertanto, deve possedere queste caratteristiche:

  • Deve essere rapidamente e facilmente assorbibile dall’intestino.
  • Non deve determinare modifiche del microbiota intestinale facilitando i processi putrefattivi
  • Deve avere una formulazione tale da consentire un integrazione proteica ad alto valore biologico, quindi, con elevato utilizzo anabolico degli amminoacidi somministrati.
  • Non deve determinare fenomeni di acidificazione e di sovraccarico azotato renale, che sono sinonimo di una scarsa concentrazione di amminoacidi essenziali.

La qualità principale di un integratore proteico è rappresentata soprattutto dalla presenza di amminoacidi essenziali in formulazione bilanciata. Solo così, con i diversi amminoacidi in concentrazione corretta e adeguata, si può garantire un loro elevato utilizzo anabolico.

Per fare un confronto, in natura le proteine animali hanno in media un utilizzo anabolico pari al 32%. Gli integratori più comuni spesso arrivano solo a un 16%.

Al contrario, Aminofast Plus ha un utilizzo anabolico che arriva al 99%: ciò grazie al corretto bilanciamento della concentrazione relativa di ciascun amminoacido essenziale. È grazie a questo “valore aggiunto” che il rischio di affaticamento dei reni è praticamente azzerato e l’efficacia anabolizzante del prodotto garantita.

composizione integratori

Inoltre la presenza nella composizione dell’Aminofast Plus e Aminofast Sport degli acidi nucleici incrementa gli effetti positivi nutrizionali incrementando l’effetto anabolizzante, aumentando le difese immunitarie e gli effetti protettivi sulla barriera intestinale.

Gli integratori come Aminofast Plus hanno anche il vantaggio di non richiedere alcun impegno digestivo. Questo perché sono formati da amminoacidi essenziali che impiegano solo 23 minuti per essere assorbiti, contro le 3/6 ore classiche delle proteine introdotte con la dieta o con la maggior parte degli integratori proteici in commercio.

L’Aminofast sport, inoltre, grazie alla presenza di potassio e magnesio consente d’integrare l’apporto dei minerali persi con la sudorazione determinata dallo sforzo fisico.

In definitiva il consiglio è quello di prestare attenzione alla composizione.

Quando acquistate un integratore proteico accertatevi sempre che sia completo in tutti i suoi ingredienti, concentrandovi sulla sua qualità e ponendo domande al venditore in caso di dubbi.