Colostro: cos’è, a cosa serve e uso come integratore

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Il colostro è una sostanza fluida di origine naturale prodotta dalle ghiandole mammarie nei giorni immediatamente successivi al parto. Viene infatti chiamato anche “primo latte” ed è facilmente riconoscibile per via del suo aspetto viscoso, in quanto ricchissimo di sostanze nutrienti e di anticorpi.

Colostro Cos'è A Cosa Serve E Uso Come Integratore

Nonostante anche noi umani siamo in grado di produrre il colostro, nell’ambito dell’integrazione si utilizza il colostro bovino, dal contenuto proteico di gran lunga maggiore. La sua assunzione ha infatti effetti benefici su tutto l’organismo e in particolare sul sistema gastrointestinale.

Vediamo quindi meglio da che cosa è composto il colostro, a che cosa serve e come si utilizza sotto forma di integratore.

Colostro bovino e colostro umano: quali sono le differenze

Colostro Materno Vs Colostro Bovino Differenze Di Composizione

Prima di approfondirne le funzionalità, è utile analizzare più nei dettagli quali sono le differenze fra il colostro bovino e quello umano. Oltre a una ovvia questione di reperibilità ci sono dei motivi ben precisi per i quali nell’ambito dell’integrazione si predilige il colostro bovino.

Entrambe le tipologie di colostro sono secrete dalle ghiandole mammarie nella prima settimana successiva al parto. La sua composizione è a base di proteine, grassi, carboidrati, minerali, vitamine e soprattutto moltissimi anticorpi.

Generalmente quello prodotto dalle donne è di aspetto lievemente giallastro perché ricco anche di carotenoidi, con una quota di circa il 30% di proteine sul totale della secrezione. Il colostro bovino, al contrario, presenta una quantità di proteine molto maggiore che può arrivare a essere fino a 4 volte superiore.

Ciò fa sì che questa sostanza sia sempre più di frequente utilizzata in ambito sportivo, per favorire il processo di crescita muscolare. Tuttavia le capacità più straordinarie si sono registrate nell’ambito della prevenzione, nella cura dei disturbi intestinali e nel rafforzamento delle difese immunitarie.

Colostro: a cosa serve?

Colostro Un Aiuto In Caso Di

Attualmente il colostro è ormai facilmente reperibile in commercio sotto forma di integratore, anche se le sue caratteristiche sono ancora poco conosciute fra la popolazione. La scoperta delle proprietà di questa sostanza sono infatti abbastanza recenti, soprattutto se messe a confronto con quelle contenute in altri integratori naturali.

Fino a non molto tempo fa si pensava addirittura che il colostro potesse avere degli effetti nocivi sui bambini, ma oggi la scienza ha completamente smentito tutte le credenze popolari  a riguardo.

Gli studi infatti hanno dimostrato che il colostro bovino e materno hanno proprietà:

  • Nutritive, perché ricco di proteine
  • Stimolanti per il sistema immunitario
  • Curative in caso di disturbi intestinali

Il merito di tali effetti benefici va principalmente alla presenza di macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi), di micronutrienti (vitamine e minerali) e soprattutto all’altissima concentrazione di anticorpi. In particolare la tipologia di anticorpi IgG è quella maggiormente contenuta all’interno del colostro bovino, ossia la più efficace e reattiva nei processi di protezione dell’organismo contro gli agenti esterni.

Di conseguenza, date le sue proprietà, l’assunzione di integratori a base di colostro serve a combattere e prevenire le infezioni. Più nello specifico è indicato nei casi di disbiosi intestinale e infiammazioni di origine batterica, virale o parassitarie.

Sono invece ancora in fase di conferma gli studi che monitorano gli effetti dell’assunzione del colostro negli atleti. Dalle prime osservazioni sembrano confermate le teorie secondo cui tale sostanza migliori i tempi di recupero e contrasti la fatica. Al momento bisogna comunque attendere le ultime fasi di conferma dell’EFSA (l’organo europeo addetto al controllo degli integratori) prima di poter annunciare ufficialmente l’efficacia del colostro sotto questo punto di vista.

Colostro: un aiuto in caso di disturbi intestinali

Il contributo del colostro nella cura dei disturbi intestinali merita un approfondimento dedicato. Nonostante molti aspetti di questa sostanza siano ancora in fase di studio, i benefici del colostro nel trattamento dei disturbi intestinali sono stati ormai ampiamente confermati da numerose ricerche. Tali effetti benefici sono validi sia per il colostro umano che quello bovino, che è ampiamente disponibile sul mercato sotto forma di integratore.

In particolare il colostro bovino è efficace nel trattamento delle infezioni da virus intestinale nei bambini. ll merito è da attribuire sia all’alta concentrazione di anticorpi contenuti all’interno e che rafforzano il sistema immunitario, sia alla presenza della lattoferrina. Quest’ultima è una proteina di origine naturale presente per l’appunto proprio nel latte, nota per le sue proprietà antivirali e immunostimolanti.

Poiché tali sostanze agiscono direttamente sulla flora batterica aiutando a ripristinare il buono stato di salute dell’intestino, il colostro è dunque indicato in tutti quei casi in cui si manifesti il quadro tipico della disbiosi intestinale.

Il colostro serve infatti a trattare questi sintomi:

  • diarrea
  • nausea
  • vomito
  • dermatiti
  • stanchezza cronica

A scopo preventivo può inoltre essere somministrato in concomitanza con l’assunzione di alcuni antibiotici, al fine di prevenire gli effetti collaterali che questa categoria di farmaci ha sull’apparato gastrointestinale.

Colostro: come assumerlo (frequenza e dosaggi)

Il colostro può essere assunto in diverse modalità.

Per i neonati allattati al seno l’assunzione, naturalmente, avviene attraverso il latte materno. Le donne possono infatti produrre giornalmente dai 5 ai 120 millilitri di colostro materno fino a circa il quinto giorno post parto. La secrezione, quindi, tende a diminuire notevolmente già dopo una settimana dalla nascita in quanto il colostro materno viene sostituito da un latte più “maturo” e con un contenuto maggiore di caseina.

La disponibilità di colostro materno, quindi, è ovviamente molto limitata. Tuttavia la sua assunzione può continuare grazie alla somministrazione di un integratore a base di colostro bovino. L’utilizzo può avvenire in qualsiasi momento della propria vita, affidandosi ai formati in capsule, in polvere o in flacone. È preferibile optare sempre per il consumo a stomaco vuoto, ossia a 30 minuti prima di un pasto o nelle due ore successive, e in dosaggi non superiori ai 6 grammi al giorno.

Profecol Baby Integratore Con Colostro E Fermenti Lattici Per Bambini E Neonati

Colostro bovino per bambini e neonati: linee guida per la somministrazione

Gli integratori che contengono il colostro bovino possono essere utilizzati anche dai bambini e dai neonati. L’utilizzo non solo è consentito, ma è altamente consigliato agli infanti che vengono allattati artificialmente. Il latte artificiale, infatti, non contiene al suo interno gli anticorpi tipici di quello materno. L’uso di integratori con colostro bovino come Profecol Baby, specifico per i più piccoli, concorre quindi alla formazione di una barriera intestinale sana capace di offrire una forte proiezione contro le infezioni.

La somministrazione deve naturalmente essere valutata insieme al proprio pediatra. È infatti estremamente importante accertarsi che l’integratore scelto sia specifico per i bambini in quanto il dosaggio è differente da quello di un adulto. La dose consigliata è infatti di 2 ml al giorno, che possono essere facilmente misurati con degli appositi dosatori, come quelli contenuti all’interno della confezione di Profecol Baby.

Il colostro può avere degli effetti indesiderati?

Se assunto nelle modalità e nei dosaggi corretti, il colostro generalmente non ha effetti collaterali. È tuttavia controindicato a chi ha un’intolleranza accertata al lattosio, in quanto si tratta di una sostanza derivata dal latte. In caso di dubbi a riguardo si ricorda che l’unico test attendibile per diagnosticare l’intolleranza al lattosio è il breath test. I testi genetici o acquistabili online non hanno infatti alcuna valenza scientifica.